FOTO: IVAN ČORIĆ, ETC
Monumenti e luoghi d’interesse

Quattro pozzi

Nel Medioevo, a causa dei frequenti assedi e per ovviare ai lunghi periodi di siccità, gli abitanti di Sebenico fecero costruire una cisterna pubblica. Il contratto per la costruzione del centro di approvvigionamento idrico “Quattro pozzi”, stipulato tra l’amministrazione comunale sebenzana e il maestro Jakov Coterro, fu siglato il 10 gennaio 1446. La supervisione dei lavori di costruzione della cisterna fu affidata a Juraj Dalmatinac (Giorgio Orsini), famoso architetto, costruttore e scultore. Oggi questo luogo storico è stato restaurato e rappresenta un palcoscenico cittadino adatto ad ospitare numerosi eventi. Il terrazzo con i pozzi è pavimentato con mattoni rossi disposti a spina di pesce, come si posavano una volta.

Palazzo del Conte di Sebenico

Il Palazzo del Conte affaccia alla riva, nel centro storico della città. Di questo edificio, un tempo molto più grande, si sono conservate soltanto due ali. In esso risiedeva e svolgeva le sue funzioni pubbliche il più alto rappresentante delle autorità veneziane nel comune - il conte, appunto, o capitano cittadino. Nella parte mediana dell’ala sud c’è un passaggio gotico con una delle porte cittadine. Nell’ala ovest, rivolta verso la sagrestia della cattedrale, si aprono due porte con semplici cornici in pietra. I lavori di adattamento del Palazzo del Conte a Museo Civico di Sebenico sono stati completati nel 1975.

Teatro di Sebenico

L’odierno Teatro di Sebenico è l’erede del Teatro Nazionale di Sebenico, fondato il 9 maggio 1945, con spettacoli di prosa messi in scena da una compagnia stabile fino al 1964, e operette messe in scena tra il 1946 ed il 1956. Dal 1° marzo 1966, il Teatro di Sebenico (allora Centro per la cultura) comprendeva anche il Festival dei bambini di Sebenico, oggi Festival internazionale dei bambini, fondato nel 1958. Il Teatro di Sebenico, ospitato in un magnifico edificio costruito nel 1870, è il secondo teatro più antico della Croazia: progettato dall’ingegnere Josip Slade di Trogir (Traù), è il primo ed unico edificio teatrale croato ad esser stato costruito non dallo Stato, ma da 28 azionisti cittadini. In questo magnifico edificio, spicca per il suo inestimabile valore il soffitto del palcoscenico, decorato nel 1868 dall’artista triestino Antonio (Antun) Zuccaro con un’immagine allegorica di personaggi che hanno dato lustro alla città: Niccolò Tommaseo, Antun Vrančić, Faust Vrančić, Martin Kolunić Rota, Andrija Medulić e, al centro, una donna – simbolo della Dalmazia, appoggiata con una mano ad uno stemma di pietra. Danneggiato durante la Guerra d’indipendenza croata, l’edificio è stato completamente ristrutturato ed oggi vanta una capienza di 310 posti a sedere.