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Cattedrale di S. Giacomo

Cattedrale di S. Giacomo

Monumento unico dell’architettura sacra europea

L’unico edificio in Europa ed essere stato interamente costruito in pietra

Quella di Sebenico è l’unica cattedrale in Europa interamente costruita in pietra, giacché durante la sua costruzione non è stato utilizzato alcun elemento architettonico in legno. È, inoltre, il primo edificio in Europa realizzato secondo il singolare principio dei blocchi giustapposti (gli edifici costruiti secondo questo principio cominciarono ad apparire solo a partire dall’Ottocento) ed è anche l’unico edificio il cui volume esterno corrisponde pienamente alla forma degli spazi interni. La cattedrale di S. Giacomo è nota anche per le sue innovazioni iconografiche, tra le quali occupa un posto speciale il fregio di 74 teste scolpite (singoli ritratti dei contemporanei di Juraj Dalmatinac, alias Giorgio Orsini). Questo fregio è considerato la galleria di ritratti più numerosa e di maggior qualità esposta sotto forma di monumento pubblico su un edificio sacro in Europa. Sulla volta del battistero è notevole il rilievo raffigurante Dio Padre con la colomba dello Spirito Santo e gli angeli.

I lavori di costruzione durarono 105 anni 

La cattedrale è stata costruita sul lato sud della piazza centrale della città vecchia, là dove un tempo sorgeva la chiesa romanica di S. Giacomo. L’idea di costruire una grande cattedrale risale al XIII secolo, quando Sebenico ricevette la propria diocesi e lo status di città. La costruzione durò 105 anni, dal 1431 al 1536, con alcune interruzioni. Fu iniziata in stile gotico veneziano e terminata in stile rinascimentale toscano.

Antichi maestri: Juraj Dalmatinac, Nikola Firentinac e altri

La cattedrale sebenzana è una basilica a tre navate che misura 38 x 14 m, mentre il suo punto più alto è in cima alla cupola. Durante il primo decennio del XV secolo, alla costruzione della cattedrale presero parte i costruttori veneziani Francesco Giacomo, Antonio Busato e Lorenzo Pincino, così come gli scalpellini di Sebenico Andrija Budčić e Grubiša Statčić. Nel 1441 fu nominato capomastro (protomastro) della cattedrale Juraj Dalmatinac (Giorgio di Matteo o Giorgio Orsini), che ne guidò la costruzione fino alla fine dei suoi giorni, avvenuta nel 1475. Come maestro del gotico fiorito e promotore dello stile gotico-rinascimentale di transizione in Dalmazia, Juraj Dalmatinac cambiò con le sue idee la concezione originaria dell’edificio, conferendogli un carattere monumentale. Dopo la sua morte, la costruzione della cattedrale fu proseguita da Nikola Firentinac (Niccolò di Giovanni Fiorentino) in puro stile rinascimentale. Siccome, alla morte del Firentinac, la cattedrale non era stata ancora terminata, la sua costruzione fu portata avanti e conclusa dai costruttori veneziani Bartolomeo e Giacomo da Mestre e dal maestro zaratino Mestičević.

Il battistero come fonte di vita

All’interno della cattedrale, particolare attenzione merita il battistero, che rappresenta, dal punto di vista stilistico, una sintesi originale e creativa di due espressioni artistiche della prima metà del XV secolo: il tardo gotico e il primo rinascimento. La cattedrale sebenzana è il primo edificio in stile rinascimentale terminato soltanto vent’anni dopo il vero inizio del Rinascimento in Toscana. La caratteristica più stupefacente del battistero è l’abbondanza di decorazioni scultoree, e tra i motivi decorativi la figura umana è il motivo più rappresentato. Oltre alle statue dei quattro profeti (oggi ne sono rimaste soltanto due), l’intera volta è decorata con rilievi di angeli, teste di cherubini e l’imponente testa di Dio Padre. Il maestro Juraj posizionò un trio di fanciulli nudi, paffuti e ritratti in movimento, accanto al supporto del fonte battesimale, posto al centro dello spazio.

Civitas sacra – Centro di interpretazione della Cattedrale di S. Giacomo

Il centro di interpretazione “Civitas Sacra”, ospitato all’interno del medievale Palazzo Galbiani, riassume in un sol luogo la ricca storia della diocesi sebenzana e racconta ai visitatori la storia della cattedrale di Sebenico, le cui particolarità costruttive hanno rivoluzionato l’architettura di quel tempo. Il centro racconta anche del significato che quest’edificio ebbe per la storia di Sebenico, del suo influsso culturale che, per secoli, ha investito l’intera regione sebenzana, e degli uomini cui va il merito di aver edificato quest’imponente edificio sacro. 

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